Chi siamo

“Il territorio di Olevano sul Tusciano, a circa 30 km da Salerno e a 5 chilometri dalle uscite autostradali di Battipaglia e di Eboli, è definito a settentrione dai contrafforti meridionali dei Monti Picentini che declinano in basse colline ricoperte da uliveti millenari (da cui il toponimo “Olevano”), lambite a Mezzogiorno da una fertile pianura.

Il territorio, formato da tre frazioni (Monticelli, Ariano e Salitto) risulta ricco di acque, in particolare lungo la valle del Tusciano, una suggestiva forra attraversata dall’omonimo fiume dalle acque incontaminate e solcata da decine di sorgenti e cascatelle.

Quel che forse più sorprende del territorio è la concentrazione davvero singolare di testimonianze del passato. Qui, nello spazio di pochi chilometri quadrati, si possano ancora ammirare, accanto a borghi collinari di chiara impronta medievale.”

“Resti consistenti della civiltà romana, villaggi medievali, chiese sparse nelle campagne, antichi anfratti rifugio di eremiti che un tempo popolavano le coste del monte Raione e, lungo il versante occidentale di questo monte, lo straordinario complesso rupestre micaelico altomedievale, con le sue architetture e i suoi affreschi disseminati nella penombra di un paesaggio surreale.

Tutto ciò in una cornice paesaggistica affascinante: boschi rigogliosi solcati da sentieri impervi, le acque di fonti, ruscelli e del fiume Tusciano, che ancora scorre pressoché incontaminato nella stretta valle dominata dai ruderi imponenti del Castrum Olibani.

Il visitatore che risale i monti attraverso i millenari sentieri, può contemplare panorami mozzafiato sulle valli e sul Golfo di Salerno, scorgendo all’orizzonte l’isola di Capri e i suoi faraglioni, incamminandosi lungo le vie che risalgono le coste del monte d’Oro.”

“Le prime tracce di insediamento umano sul territorio risalgono al Paleolitico. Tracce di nuclei demici protostorici si rinvengono successivamente su tutta la zona, ma il nucleo principale si sviluppò sulla cima del monte Castello dove fu attivo fino al III secolo a. C. avendo testimonianze di numerose sepolture rinvenute nel pianoro dell’altura. In seguito in età romana, nell’attuale frazione Monticelli, affiancata da un piccolo villaggio fu costruita una grande villa rustica con un estensione di oltre 5000mq., ed è ancora tutt’oggi riconoscibile.”

“Intorno all’anno 630 d.C. il territorio fu conquistato dai longobardi di Benevento. Questo periodo rappresenta probabilmente, il momento di massimo splendore economico-culturale del territorio di Olevano che fino alla metà del X secolo rientrava nel demanio del principe longobardo di Salerno.

In particolare l’impianto alla fine dell’VIII secolo del prestigioso santuario dedicato a San Michele, nella Grotta omonima, attesta la rilevanza assunta dal territorio nell’alto Medioevo.

Intorno alla fine del X secolo il territorio divenne signoria territoriale dell’arcivescovo di Salerno, per concessione degli stessi principi. Tra XI e XII secolo è attestata la presenza di personaggi di grande rilievo nelle vicende del tempo, quali papa Gregorio VII, Alfano I, medico, poeta e arcivescovo di Salerno e Romualdo Guarna, arcivescovo di Salerno, medico, ministro dei re di Sicilia e storiografo di età normanna.

Nel 1230 d.C. l’imperatore Federico II confiscò il castello all’arcivescovo di Salerno e lo affidò al suo principale collaboratore, il gran maestro dell’ordine dei cavalieri Teutonici Ermanno di Salza, considerato tra i fondatori della moderna Germania. A partire dalla seconda metà del XIV secolo ci fu una profonda decadenza economica e culturale del territorio: le vicende più rilevanti saranno, fino al XIX secolo, scandite dalle lotte tra gli abitanti di Olevano e i feudatari per i diritti che vantavano quest’ultimi, in particolare sul monopolio dei frantoi.”